La natura pievese in giugno

Profumi inebrianti, fiori coloratissimi con nomi di Santi, insetti meravigliosi e cibo a volontà per tutte le specie

Data :

10 giugno 2024

La natura pievese in giugno
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Descrizione


NATURA PIEVESE – MESE DI GIUGNO 2024

A cura di Graziano Cireddu*Immagine

Il mese della maturità dell’anno: questo è Giugno per molti scrittori, poeti e cantanti. Sotto il profilo naturalistico non è esattamente così se per maturità si intende il momento in cui la natura si ferma per il riposo estivo, momento che in realtà  è situato fra luglio ed agosto.

A giugno, infatti, non mancano alcune fioriture tardive che quest’anno saranno particolarmente generose grazie ad una certa abbondanza d’acqua.

Basti ricordare fra tutti il giglio di S. Giovanni, denominato così in onore di S. Giovanni Battista la cui festa cade il 24 Giugno, ma anche quello di S. Giuseppe e S. Domenico; tutti i fiori profumatissimi e di bellezza incomparabile.

 Anche per gli animali va molto meglio rispetto ai mesi scorsi: Il cibo abbondante sta favorendo lo svezzamento dei piccoli di aironi, delle anatre ed anche dei cuccioli di mammiferi che presto diventeranno autonomi.

Ma la nostra attenzione è opportuno si concentri in questo mese su due piccoli insetti presenti in oasi: le lucciole e le farfalle.

Le lucciole sono minuscoli coleotteri che devono il loro nome alla bioluminescenza che li caratterizza. La loro presenza all’oasi è segno di buona qualità dell’aria, e meriterebbe l’organizzazione di una visita guidata notturna.

Le farfalle appartengono alla famiglia dei lepidotteri che comprende numerosissimi esemplari, spesso dalla elegantissima livrea.

Spenderemo qualche parola in più nei prossimi numeri ma ora occorre ricordare che le famiglie principali presenti all’oasi sono le vanesse e le cavolaie, le prime insuperabili per i colori splendidi, le seconde meno coreografiche e dannose per alcune colture. Entrambe sono note per la loro vita breve anche se non è del tutto corretto. Nel senso che è breve ma non brevissima come comunemente si crede. Alcune possono vivere anche qualche mese.

Concludiamo con due piccole notizie:

  1. è iniziato un censimento sistematico degli aironi della nostra garzaia: centinaia di esemplari verranno contati e catalogati e i risultati saranno debitamente diffusi.
  2. Più che una notizia, un’informazione: se, passeggiando per le vie di Pieve sentirete un profumo inebriante, si tratta dei tigli… tardivi ma secondi a nessuno per l’incantesimo della loro essenza. Al prossimo numero!

 

* Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. È Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – Provincia di Milano.

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NATURA PIEVESE GIUGNO

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