Descrizione
NATURA PIEVESE – MESE DI MAGGIO 2024
a cura di Graziano Cireddu*
Con una alternanza di giornate di pioggia e sole, si è chiuso il mese di aprile; si va ora verso la bella stagione che, se sarà ogni tanto “bagnata”, potrà favorire la vita biologica nell’oasi.
Si prospettano ulteriori fioriture, che non solo abbelliranno il territorio ma daranno polline alle nostre api e a tutti gli altri impollinatori.
Questo è il momento degli iris selvatici o giaggioli e della rosa canina, una delle varietà di rose selvatiche più importanti del nostro territorio che è stata reintrodotta abbondantemente negli ultimi anni.
Questo è anche il mese in cui avvieremo il progetto sugli impollinatori non api per i quali è stato elaborato uno specifico percorso.
Si tratta in particolare di censire tutta quella gamma di insetti impollinatori diversi dalle api come i bombi, i sirfidi, le farfalle, le falene ecc, tutti animali utilissimi all’ambiente di cui parleremo ancora. Installeremo anche piccole casette per accoglierli.
Inoltre, il 20 maggio vi sarà la giornata mondiale delle api che festeggeremo con le classi scolastiche aderenti al nostro progetto, che ha compreso sia una fase di studio in classe sia una visita degli studenti all’apiario.
Infine, si sono aggiunti alcuni sciami in sostituzione di quelli che non hanno superato l’inverno.
Anche per gli animali va sempre meglio rispetto ai mesi scorsi: il prossimo allagamento delle risaie dopo la falsa semina creerà un ambiente ricco di cibo e anche di bellezza per molte forme di vita.
Le risaie sono un sistema molto interessante su cui spendere qualche parola visto che buona parte dell’economia del nord ovest Italia si basa sulla coltivazione di questo cereale.
La risaia ha un punto di ingresso o adduzione dove viene introdotta una costante quantità di acqua ed un punto di uscita di uguale portata.
Questo fa in modo che le piantine di riso crescano costantemente bagnate fino a poche settimane prima del taglio che avviene verso fine settembre. Allo stesso tempo però in queste zone umide si crea un vero il proprio microambiente in cui trovano ospitalità rane, libellule anatre, piccoli serpenti ed ovviamente al culmine i grandi uccelli pescatori come gli aironi. Buona parte del territorio pievese è adibito a questa coltivazione.
Infine, una notizia importante: non mancate all’apertura dei laghetti il 12 maggio, con tante iniziative ambientali interessanti.
Al prossimo numero!
- Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – provincia di Milano.
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Foto di Maria Grazia Frisone
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Ultimo aggiornamento: 8 maggio 2024, 12:39