Natura Pievese: mese di Novembre

Un vero Autunno con la A maiuscola: foliage, umidità, perfino nebbia. Per alcuni animali è imminente l'inzio del letargo, per altri quello del viaggio verso cieli più caldi. Nel frattempo, l'Oasi dispensa un nuovo tesoro: il museo Candrian-Conti.

Data :

7 novembre 2024

Natura Pievese: mese di Novembre
Municipium

Descrizione

NATURA PIEVESE – MESE DI NOVEMBRE 2024

a cura di Graziano Cireddu

Più “novembre” di così non potevamo chiedere: temperature in ribasso, piogge frequenti e umidità massima, perfino nebbia. I classici canoni stagionali ci sono tutti.
Il paesaggio acquista un fascino particolare anche grazie alle condizioni atmosferiche, ed evoca suggestioni che vanno dal malinconico allo spettrale. Ma in assenza di fioriture la vera bellezza è rappresentata dal foliage, che ancora sommerge il terreno del bosco.
Come se la passano invece i nostri animali? Quelli che possono permettersi il privilegio di andare in letargo, l’hanno fatto o stanno per farlo. Gli altri saranno costretti a migrare, se ne vale la pena. La maggior parte dei migratori si allontana verso zone più ricche di cibo, ma relativamente vicine, come il fiume Ticino. E gli altri?
Come sappiamo, qualcuno parte per l’Africa. Ma molti aironi preferiscono rimanersene qui, visto che gli inverni non sono più rigidi come una volta. In ogni caso chi resta, che lo faccia per convenienza o per vocazione, incontrerà non pochi problemi. Per il momento, infatti, ancora un po’ di cibo si trova. Ma poi con il freddo verranno tempi un po' più grami. In ogni caso si tratta di animali tendenzialmente capaci di reggere ai momenti difficili.
Il vantaggio per noi umani appassionati di osservazioni naturalistiche è che l’imminente riduzione del manto fogliare renderà gli animali
 più visibili: parliamo dei rettili e di qualche mammifero, come ricci, scoiattoli e pipistrelli e… molluschi. Le lumache tendono ad andare in letargo in due periodi dell'anno, in inverno e in estate. Il primo è più importante, e comincia proprio in questo mese. Le lumache preparano con cura il loro letargo, innanzitutto spurgandosi, eliminando cioè residui dall’intestino che durante il loro sonno potrebbero fermentare. Poi scavano una buca nel terreno e vanno dentro, chiudendo allo stesso tempo il proprio guscio con una patina di materiale biologico che le protegge dal freddo ma consente anche uno scambio con l’esterno. In estate invece si raggruppano a margine del proprio territorio e si uniscono a grappolo chiudendo ermeticamente i gusci l’una sull’altra in modo da preservare la preziosa umidità che le tiene in vita.
Ricordiamo infine una occasione mancata a causa del maltempo e lanciamo un appello. Le piogge persistenti di ottobre hanno reso impossibile l'inaugurazione del piccolo museo dell'Oasi che è stato dedicato a due grandi naturalisti: Cristian Candrian e Laura Conti. Nel museo trovano posto molte rappresentazioni di forme di vita animale e vegetale presenti in oasi. Se ne riparlerà in primavera ma nel frattempo lanciamo un appello a tutti coloro che possiedono animali impagliati, foto, stampe, ecc. e vogliono valorizzarlo donandoli al piccolo museo.
Ovviamente ogni donazione sarà segnalata e formalizzata.
Per informazioni chiamare il numero 348 2467617.

*Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – provincia di Milano.

 

Foto di Maria Grazia Frisone

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 7 novembre 2024, 16:15

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