NATURA PIEVESE – MESE DI OTTOBRE 2024                                                                                                   

a cura di Graziano Cireddu*

Temperature fresche e giornate piovose: finalmente l'andamento stagionale è in linea con le previsioni tradizionali (almeno nel Nord dell'Italia).
È tempo di castagne, anche se nella nostra Oasi non crescono. Le troveremo, però, come sempre, a Tolcinasco durante la festa di chiusura. La classica caldarrostata sarà solo uno dei tanti intrattenimenti organizzati nella giornata, sulla quale al più presto riceverete tutte le informazioni tramite il sito istituzionale e i canali socail del Comune. 
In queste righe intanto vogliamo parlarvi di ciò che, in questo mese, si trova in abbondanza presso l'Oasi: i funghi: esemplari bellissimi ma non sempre commestibili. Anzi: sono piuttosto diffuse alcune varietà di amanite letali.
Che fare allora? Raccoglierli non è una buona idea, a meno che non si conoscano in modo perfetto. Bando ai metodi empirici (meglio non usare i gatti come cavie). Frequentare un corso ad hoc sarebbe l'ideale, fare poi esperienza sul campo ancora meglio. E' probabile che organizzaremo un corso simile a Pieve Emanuele. Utilissimo il servizio micologico di ATS, a cui ci si può rivolgere anche in caso di minimo dubbio.

Altro tema interessante del mese sono le migrazioni e come sono cambiati i comportamenti delle specie migratrici a causa dei cambiamenti climatici. Anatre e aironi, e molti altri, evitano negli ultimi anni di migrare perché trovano cibo anche in inverno ed una temperatura abbastanza mite. Altri, come cigni, cicogne ed altre specie di falchi continuano a svernare ad altre latitudini.
Il caso più interessante è quello delle rondini, ancora piuttosto numerose sul nostro territorio. Prima di migrare, proprio in questi giorni, trascorrono qualche giorno a volare come per "allenarsi".
La migrazione avviene in gruppo, ovvero in stormi che possono volare ininterrottamente per 10 ore percorrendo circa 320 km alla volta. La rotta delle nostre rondini percorre il corso del Nilo fino a svernare nel Centrafrica. In primavera abbiamo il percorso inverso con arrivo nelle nostre aree, preferibilmente presso le cascine, dove avviene la nidificazione e riproduzione.
Come facciano questi animaletti a riconoscere non solo i luoghi ma anche i rispettivi nidi ha dell’incredibile; si ipotizza che abbiano nel loro cervello una sorta di GPS, un meccanismo che permette loro di non sbagliare. Infine, va sottolineata la loro utilità sociale in quanto contribuiscono al controllo di mosche e zanzare.
Ultimo aspetto da ricordare èl’osservazione autunnale del cambiamento del colore delle foglie: il cosiddetto foliage.
Per ragioni già ricordate le foglie possono diventare da verdi a rosse, a gialle con diverse sfumature a seconda delle essenze, formando composizioni spettacolari, ovviamente abbondanti nell'Oasi.

Per finire, vi ricordiamo due eventi:

1) Il 16 ottobre, presso la sala consiliare convegno sul Lupo e altri animali selvatici; nella stessa occasione verranno premiati i partecipanti al concorso “balconi fioriti”.
2) Il 20 ottobre si terrà la già citata Festa di chiusura dei laghetti del Tolcinasco. In tale occasione sarà inaugurato il piccolo museo naturalistico, immerso nel bosco, che verrà intitolato a un personaggio del mondo scientifico italiano... il nome potrai sceglierlo tu, votando tramite questo sito istituzionale (vai su questa pagina) o sui social (Facebook o Instagram)!  

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Foto di @Maria Grazia Frisone e @Graziano Cireddu

*Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – Provincia di Milano.