Natura Pievese: mese di dicembre

Gli animali escono allo scoperto per trovare cibo e noi possiamo ammirarli meglio; l'edera approfitta della debolezza delle piante e invade i tronchi; alla specie "umana" non rimane che la manutenzione del verde e lo studio della natura

Data :

4 dicembre 2024

Natura Pievese: mese di dicembre
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Descrizione

Freddo e nebbia caratterizzano questa ultima parte dell’autunno riportandoci… ai bei tempi andati.
Alla fine della stagione si potrà verificare se la tendenza sarà confermata, offrendoci la speranza di un maggiore equilibrio stagionale.     
   
Anche se non necessariamente un inverno rigido è in grado di compensare gli effetti di un’estate particolarmente calda, rimane uno dei presupposti per un eventuale processo di mitigazione.
In ogni caso, per gli animali, più freddo significa più fatica per alimentarsi e sopravvivere. Il loro comportamento diventa meno elusivo, sia per il diradarsi della flora sia perché i loro bisogni alimentari si fanno più pressanti e passano in primo piano rispetto alla necessità di proteggersi dalle minacce.
Possiamo ammirarli sui bordi delle strade, delle risaie ormai a riposo: aironi di ogni varietà in tutto il loro splendore, germani reali, gallinelle d’acqua, numerose nei corsi d’acqua più tranquilli.
Saranno più visibili anche i conigli selvatici, in gran numero e soprattutto… svegli. Contrariamente a quanto molti pensano infatti, queste specie non entrano in letargo. E questo è un vantaggio per i molti predatori stanziali e non opportunisti quali gheppi, poiane e predatori notturni. Già, perché si da il caso che per questi ultimi i primi siano bocconcini piuttosto prelibati. Per gli opportunisti vale la regola che ogni cosa è buona pur di sopravvivere. Anche i piccioni inselvatichiti forniscono un importante contributo alimentare.
Nessuna nota particolare, invece, sotto il profilo botanico, se non che si può osservare molto bene il fenomeno dell’invasione dell’edera su tante alberature: un fatto che, sebbene esteticamente suggestivo, non è da considerare completamente positivo perché a lungo andare l’edera compromette le condizioni dell’albero che la ospita. Al tempo stesso fornisce indicazioni preziose sullo stato fisiologico delle alberature del bosco, consente di prevenire eventuali schianti e migliorare la qualità della vegetazione generale. Ed è proprio per prevenire le cadute improvvise di alberi che si programmano in questo periodo le potature.
Concludiamo infine presentando in anteprima il primo corso sulla NATURA A PIEVE EMANUELE che intende fornire a tutti i cittadini interessati una panoramica completa di tutti gli aspetti legati alla natura a partire dal prossimo 22 gennaio.
Sono quattro le sezioni previste, tutte trattate da esperti del settore ovvero:
- La fauna presente a Pieve Emanuele;
- La gestione dei selvatici rinvenuti sul territorio comunale;
- La flora presente a Pieve Emanuele;
- Gli imenotteri ed altri insetti.
Una bella occasione per conoscere il territorio e le sue forme di vita.
A rivederci al prossimo numero.

Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – provincia di Milano.

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Allegati

NATURA PIEVESE - dicembre 2024

Ultimo aggiornamento: 4 dicembre 2024, 14:47

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