Descrizione
NATURA PIEVESE – MESE DI SETTEMBRE 2024
a cura di Graziano Cireddu*
Settembre si è aperto, nonostante qualche rinfrescata, con temperature più alte della media. Non siamo di fronte a veri e propri eventi siccitosi, come nel Sud del Paese, ma la maggiore aridità costante del nostro clima si avverte.
Uno dei problemi è la scarsità di risorse idriche.
Un altro è la proliferazione di parassiti, in particolare dell’hypantria cunea detta anche Ifantria americana o “gatta pelosa”, un insetto non particolarmente irritante per l’uomo, ma in grado di divorare le foglie di moltissime piante trasformando i boschi in luoghi desolati.
Anche la nostra oasi non ne è esente. In passato ha subito pesanti attacchi anche da altri parassiti, come quello della popilla japonica che qualche anno fa aveva raso al suolo il vigneto di uve antiche, poi miracolosamente risorto.
Altre ripercussioni sulle piante del caldo eccessivo sono: perdita di vigore vegetativo della pianta e di sostanze nutritive prodotti dal processo fotosintetico ed aumento della secchezza di alcune sue parti; riduzione della superficie fogliare con minor accrescimento vegetativo della pianta; squilibrio nella ripartizione delle varie sostanze negli organi vegetativi (frutti, foglie e radici).
L’oasi resta un luogo incantato e non è casuale che oltre agli aironi ed altri uccelli, alcuni mammiferi importanti abbiano deciso di venirci ad abitare stabilmente.
Una campagna di rilievi appena conclusa dall’Ufficio Ecologia del Comune, con l’utilizzo di fototrappole ha rivelato infatti la presenza di alcuni mammiferi di grandi dimensioni e piuttosto elusivi, fra cui cinghiali, caprioli, volpi e tassi. Non tutti sono un grande vantaggio per l’ambiente (per esempio i cinghiali) ma oramai ci sono ed il tema semmai è quello della loro gestione, senza contare che spesso madre natura regola essa stessa la questione come nel caso del numero eccessivo di conigli con la mixomatosi e/o la presenza di altri predatori.
Un altro sopralluogo condotto con droni ha invece confermato la presenza di centinaia di nidi appartenenti a varie specie: Airone cenerino, Airone guardabuoi, Nitticora, Ibis sacro, Marangone minore, Garzetta. Grazie al Report che ne è risultato, la garzaia verrà censita quest’anno nel monitoraggio del Gruppo Garzaie Italia, realizzato con continuità dal 1972.
Inoltre, richiamando quanto trattato nello scorso mese siamo ancora in tempo per ammirare le meraviglie delle risaie e le rondini prima che ad ottobre prendano la via dell’Africa.
Al prossimo numero per parlare quindi di migrazioni, funghi ed altro ancora…
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Foto:
1) @Maria Grazia Frisone
*Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – Provincia di Milano.
Ultimo aggiornamento: 9 ottobre 2024, 13:10