Descrizione
Piena estate: la natura entra in stand-by per far fronte al caldo e risparmiare energie. Poche (ma belle) le piante fiorite, mentre i frutti continuano a maturare. Attenzione a non far male ai rettili: sono innocui e importanti per l'ecosistema... infine, diamo un'occhiata a lepri e conigli: potremmo cogliere una gustosa scena di gioco animale! Ve lo raccontiamo meglio qui di seguito.
A cura di Graziano Cireddu*
Con il mese di luglio inizia la quiescenza ovvero quel periodo in cui le piante cominciano a cessare le principali attività in vista del gran caldo estivo; questa tendenza perdurerà alche nel mese di agosto, almeno fino a quando non sarà interrotta dai temporali di fine estate.
Questo significa che all’oasi possiamo vedere solo alcune fioriture significative, fra cui la splendida salcerella e la saponaria rossa, mentre nei parchi e nei giardini la fanno da padrone alcune piante esotiche come la lagerstroemia e L’ibiscus.
Il frutteto storico di Tolcinasco continuerà fino all’autunno a produrre mele, pere, noci e nocciole (e speriamo che quest’anno si possa aggiungere anche l’uva, ancora a rischio parassiti contro i quali si sta intervenendo duramente).
Per quanto riguarda gli aspetti faunistici, è opportuno accennare ora alla presenza di rettili nell’oasi e nel territorio, nel periodo caldo in cui è più frequente il loro avvistamento.
Va detto subito a scanso di equivoci che non vi sono serpenti velenosi sul nostro territorio e che si tratta sempre e comunque di specie protette che al minimo cenno di presenza umana tendono ad eclissarsi; per questo è opportuno dotarsi sempre di un bastone per segnalare la propria presenza.
Le specie più frequenti sono i biacchi, le natrici o bisce d’acqua e gli orbettini. Dobbiamo essere loro grati perché il controllo dei topi ed altri animali indesiderati è affidato anche a loro, perciò mai molestarli!
Nello scorso numero avevamo parlato della presenza dei conigli selvatici; questo mese invece accenniamo alla presenza di lepri e minilepri.
La differenza con i conigli è data principalmente dalla lunghezza delle zampe posteriori e delle orecchie: le lepri hanno le zampe posteriori lunghe almeno il doppio delle anteriori, mentre i conigli sono più equilibrati; questo fa sì che la corsa delle lepri sia molto più saltellante ed inconfondibile.
Fra lepri e minilepri la differenza fondamentale è data sia dalla taglia (una almeno il doppio dell’altra) e dal fatto che la minilepre non è autoctona, ma proviene dal centro Europa ed è stata importata per esigenze di caccia.
Non possiamo però chiudere senza accennare a una grande differenza che caratterizza le lepri rispetto ai conigli: il gioco. Una volta soddisfatte le esigenze primarie le lepri tendono a spendere moltissimo tempo nel gioco sviluppando così le proprie tendenze sociali; cercate dei video e non ve ne pentirete.
Al prossimo numero per parlare dei frutteti e di farfalle. Foto di Maria Grazia Frisone
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* Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. È Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – Provincia di Milano.
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Ultimo aggiornamento: 6 luglio 2023, 12:43