Descrizione
Rubrica a cura di Graziano Cireddu* e dell'Area Ambiente, Ecologia e Commercio del Comune di Pieve Emanuele
"Nei primi giorni di malato sole la primavera danza" (F. Guccini: “Canzone dei dodici mesi”).
Finalmente un vero inverno: temperature minime spesso sotto lo zero e piogge abbondanti; manca solo un po’ di neve. Non mancano, invece, le giornate limpide, terse e soleggiate che preannunciano la primavera, come recita il nostro cantautore delle stagioni. Quindi è un febbraio in piena regola, almeno da queste parti, nonostante il riscaldamento a livello globale.
Perfettamente in regola anche le prime fioriture tardo invernali, tra le più suggestive. Spunta il bucaneve, nome scientifico: Galanthus nivalis. Una specie bulbosa e caratterizzata da una caratteristica conformazione a “campanello”. E infatti è proprio il “campanellino”, o Leuconium vernum, il suo fratello gemello, specie diversa ma con caratteristiche quasi identiche.
Capaci entrambi di sfidare gli ultimi rigori invernali con una splendida livrea bianca, hanno fiori che tendono a ripiegarsi verso il basso. I petali del bucaneve sono sei, tre lunghi e tre più corti, interni, a forma di cuore. Quelli del campanellino sono più larghi e terminano con puntini verdi.
Settimana dopo settimana, appariranno altri splendidi fiorellini, sempre, come gli altri due sopra, della famiglia delle liliacee. Una raccomandazione: non raccoglieteli, e non staccate i bulbi: si tratta di specie rigorosamente protette.
Menzione a parte meritano anche le margherite invernali e i cosiddetti “occhi della Madonna”, che popolano i tratti più soleggiati.
Per quanto riguarda la fauna, o meglio, l’avifauna, si cominciano a registrare movimenti interessanti intorno alla garzaia. Aironi, ibis, cormorani cominciano a preparare il sito per accogliere i nuovi nati. I sorprendenti scatti aerei della naturalista Roberta Castiglioni, incaricata di monitorare l’oasi dall’Ufficio Ambiente Ecologia del Comune, mostrano gli aironi cinerini intenti alla cura dei nidi e alla cova delle uova, già deposte. La stagione degli amori sta decisamente per esplodere.
In attesa che il “traffico” nel bosco dell’oasi aumenti, vi segnaliamo intanto che il 28 febbraio p.v. vi condurremo nella tradizionale “notte dei selvatici”, evento con un focus sui rapaci notturni, ma che ci aiuta anche a conoscere altre forme di vita presenti in oasi. Un percorso di conoscenza sensoriale - perché coinvolge, oltre alla vista, anche l’udito e gli altri sensi – e proprio per questo particolarmente adatto ai bambini.
Nel prossimo numero parleremo anche delle piante officinali selvatiche.
* Graziano Cireddu è laureato in Scienze naturali a Pavia e in Scienze ambientali a Genova. Fino a giugno 2022 è stato Responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Pieve Emanuele. Oggi è Vice-presidente del Comitato di Coordinamento della Protezione Civile – provincia di Milano.
Foto di Maria Grazia Frisone e Roberta Castiglione
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Ultimo aggiornamento: 7 febbraio 2025, 11:59